Nel calendario popolare del Cilento il 17 gennaio è una data importante: la festività di Sant’Antonio Abate, infatti, popolarmente indica l’inizio del carnevale. Secondo una diffusa consuetudine in tal giorno si consumavano le carni del maiale che veniva lavorato proprio in quei giorni considerati i più freddi dell’anno.
Sant’Antonio Abate è tra le figure più amate nel Meridione d’Italia. In Cilento si pone al centro di una intensa devozione che si intreccia con i profondi significati di vecchie usanze popolari legate proprio alla data della sua ricorrenza: Il 17 gennaio, per antica tradizione, coincide con il primo giorno di Carnevale.
Era il 14 gennaio 1889. San Mauro la Bruca diventa scenario di un evento che ormai risale a 133 anni fa e che passa alla storia come il “miracolo” della Galleria Spina: protagonisti furono alcuni operai che lavoravano al completamento del tracciato ferroviario che scorre a valle del territorio.
Si racconta che il popolo di Cardile chiese l’intercessione di San Rocco affinché egli protegesse i bambini da un male che li stava colpendo.
Secondo una consuetudine plurisecolare gli scauratieddi si preparano la vigilia di Natale. Si tratta quasi
Le focare del Cilento sono una consuetudine antichissima che si ripete nel giorno di vigilia in occasione del Natale….
Le “lucerne” (popolarmente ‘mbuttitelle) sono un dolce tipico del Natale in Cilento così definite per le sembianze di stella che ottengono durante la lavorazione.
Siamo ormai nel periodo dell’Avvento che ci conduce al Santo Natale, non solo dal punto
Le campane che suonano la sera del 16 dicembre evocano il sisma che colpì la Lucania nel 1857. A perenne ricordo pure nel Cilento insistono ancora numerose festività votive.
Rodio ha un legame indissolubile con il suo Santo patrono: Sant’Agnello protegge la comunità che lo celebra con immensa devozione. L’Abate, poi, patrono delle partorienti, riveste un ruolo cardine nella cultura popolare arroccandosi su una devozione forte e profonda.