Valle Cilento, la primavera di San Nicola
San Nicola a Valle Cilento è patrono dell’antico villaggio posto alle pendici del Monte Stella. Le celebrazioni che cadono in aprile sono piuttosto recenti e possono ascriversi fra quelle ricorrenze che io amo definire come “miracolo della pioggia”. Si tratta, infatti, di storie a tratti leggendarie, che insistono in diverse realtà del Cilento e, accettabilmente, risalgono quasi tutte al tempo che intercorre fra il primo Settecento e gli inizi del Novecento.
Valle Cilento
Il paese vanta una storia antichissima e la sua genesi sembra legarsi alla storia stessa del Cilento. Le prime notizie del paese risalgono alla prima metà del XII secolo e da lì si ramificano restituendo un quadro sempre più chiaro e completo. Tuttavia non è possibile ricostruire con esattezza le vicende che hanno interessato le epoche successive, ma è facile intuire l’importanza che il casale ebbe fra le realtà che sorsero alle pendici del Monte Stella. L’abitato conserva nei diversi rioni (Cafari, Cafarelli, Piano, Vicinanzo e Godisole) le tracce di un passato florido. Lo dimostrano le architetture civili particolarmente rappresentative nei possenti palazzi come “Palazzo Coppola” e “Palazzo Altomare”. Analizzando la vita socio-religiosa, invece, un riferimento importanze è Santa Maria delle Vallettelle che presenta una caratteristica assai singolare: il campanile, di fattura medievale, fu eretto in posizione decentrata rispetto la corpo principale della chiesa stessa.
San Nicola di primavera
La chiesa parrocchiale, invece, consacrata a San Nicola è da sempre il fulcro spirituale per la comunità: oggi si presenta con adattamenti voluti dall’evolversi sociale del posto che, tra l’altro, hanno pure ridimensionato le sue architetture. La festa patronale, unitamente a quella di Santa Maria, rappresenta il cardine della tradizione cristiana per gli abitanti di Valle. La ricorrenza di San Nicola si tiene più volte all’anno. La festività canonica del 6 dicembre, per la sua collocazione temporale, non è ormai la più partecipata. Riveste un ruolo meno marginale, invece, la ricorrenza votiva della prima domenica di agosto. Vi è poi la festività di aprile che si tiene l’ultima domenica del mese. Si racconta che a fine Ottocento il perdurare di un’intensa siccità si trasformò nella volontà degli abitanti di chiedere aiuto a San Nicola. Una processione carica di devozione partì dalla chiesa e, di li a poco, copiosa cadde la pioggia.