Magliano Vetere, la ricorrenza di Santa Lucia a settembre
È la terza domenica di settembre quando, secondo una consuetudine plurisecolare, si raggiunge il Santuario rupestre di Santa Lucia a Magliano Vetere.
Magliano Vetere, il contesto storico
La presenza dell’uomo in queste terre ha una genesi sicuramente antica. Fin dai tempi in cui il paese compare nella forma toponomastica Manlianum, vi è il dubbio che gli attuali centri di Magliano Vetere e Magliano Nuovo siano coevi e non conseguenza l’uno dell’altro. Ciò smonterebbe la teoria che vuole ‘Magliano Nuovo’ sorto in seguito alla distruzione e all’abbandono di ‘Magliano Vetere’. Lo confermerebbe il fatto che un’ulteriore tradizione attribuisce la nascita di questi due paesi a un terzo Magliano, ancora più antico, che sarebbe esistito nello stesso territorio. Bisogna aspettare, infatti, secoli relativamente recenti per poter parlare quasi distintamente di Magliano Vetere e Magliano Nuovo. Una situazione simile, ma che ha seguito un andamento più lineare, riguarda l’assetto cristiano. Va subito evidenziato, però, che le parrocchie delle due comunità portano la stessa titolazione, quella di Santa Maria Assunta, pur vantando culti completamente diversi tra loro.
Magliano Vetere, il Santuario di Santa Lucia
Il Santuario di Santa Lucia a Magliano Vetere rappresenta uno straordinario esempio di architettura rupestre. Nel territorio comunale ne sono presenti due: oltre al capoluogo, vi si trova la chiesa di San Mauro a ridosso delle guglie rocciose che sovrastano l’abitato della frazione Capizzo. Entrambi i casi conservano apprezzabili elementi ornamentali e strutturali. Il Santuario di Santa Lucia è situato a poca distanza da Magliano e si raggiunge tramite un piccolo sentiero. L’origine è di certo antica come testimonia l’affresco che rappresenta Santa Lucia dipinto sul muro di fondo. Sono due gli spazi che compongono il piccolo complesso. Ognuno di loro ospita un altare. In occasione della ricorrenza i pellegrini rendono omaggio a Santa Lucia, patrona della comunità e per l’occasione sono ancora preparate le tradizionali cénte. Quest’anno, come da disposizioni nazionali, non ci sarà la consueta processione, ma la memoria e la devozione è mantenuta via dalla fede popolare.
La terza domenica di settembre
La festività patronale si celebra in due occasioni: a dicembre, memoria liturgica e la terza domenica di settembre. Mentre la prima conserva solo le funzioni religiose, la seconda è ben più ambita perché si raggiunge in pellegrinaggio il suggestivo santuario incastonato nella montagna. Questa ricorrenza, tra l’altro, vanta una genesi remota che ha un profondo significato storico. Si tratta, con molta probabilità, di una di quelle festività istituite nel corso della prima metà del Settecento, come ringraziamento per aver protetto la comunità. In quegli anni, infatti, si assiste a diverse calamità che, oltre alla epidemie, portano importanti carestie che minano la sopravvivenza dei piccoli casali. Ne sarebbe conferma nel fatto che, ricorrenze simili, sono presenti anche nei paesi vicini, basti ricordare i casi di Magliano Nuovo e Stio.