Casigliano: la Madonna di maggio e il “miracolo della pioggia”
Casigliano (Sessa Cilento). Era il 6 maggio quando la processione si mosse verso la campagna: di lì a poco cadde la pioggia che rincuorò i casiglianesi e rinvigorì i campi.
Casigliano
Casigliano, una delle storiche frazioni di Sessa Cilento, può considerarsi tra i centri meno popolati dell’area del Monte Stella. L’abitato si presenta in modo ordinato: una schiera di case si allinea sul versante della collina, mente ai margini, appare solitaria la chiesetta parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Paolo. Le sue minute dimensioni però non devono trarre in inganno. Infatti, ad una popolazione che non ha mai contato su numeri notevoli, si contrappone una longeva e grande storia. Nella seconda parte dell’XI secolo si riscontra già il nome di Casigliano; nei secoli successivi le notizie si affievoliscono, ma riappaiono in modo più puntuale a partire dal 1500, fino a raggiungere l’ultima parte del millennio scorso, quando si registrano belle e indelebili pagine di storia.
Il 6 maggio
Il 6 maggio diventa la data in cui l’esternazione popolare si traduce in una magna devozione. Secondo la tradizione, infatti, presumibilmente nel corso del XVIII secolo, la Madonna venne in soccorso dei casiglianesi quando loro invocarono la sua protezione. Fu un anno particolarmente povero di piogge; e come si conviene nella leggenda più classica, i contadini riposero le proprie speranze nelle mani della Vergine Maria. Durante la processione penitenziale, appena oltre il paese, cadde la pioggia. Il luogo esatto è oggi intrinseco di sacralità grazie a una stele sormontata da una Croce posta a perenne ricordo.
Casigliano: il rito della vestizione
Già il primo maggio la Madonna era esposta alla devozione popolare. Mossi dalla fede i casiglianesi hanno nel tempo conservato la loro gratitudine alla Vergine incoronandola e facendogli dono di ex-voto così come si evince dalle memorie locali. Oggi la festività si celebra la domenica più prossima al 6 maggio (per il 2022 domenica 8: alle ore si celebra la Santa Messa, mentre alle 16,30 è prevista la consueta processione) poiché a Casigliano ormai risiedono poche persone, permettendo, così, una più consistente partecipazione, soprattutto di chi, per ragioni diverse, vive ormai fuori dal paese natio.