San Pietro, patrono dei casali più piccoli del ‘Cilento Antico’
Fra i villaggi che fanno da corona alla storica montagna del Cilento si trovano tre antichi casali: Casigliano, Fornelli e Guarrazzano. Fin dai secoli passati si sono caratterizzato per la loro scarsa ampiezza demografica e, da un punto di vista religioso, si accomunano per l’affidamento patronale poiché tutti ripongono le lo sorti tra le braccia di San Pietro
Casigliano: San Pietro e San Paolo
A pochi passi da Mercato Cilento si trova Casigliano che un tempo, in assoluto, era considerato il paese più piccolo fra quelli che sorti alle pendici del Monte Stella. Ha un’origine remota che si attesta nella seconda metà dell’XI secolo. Gli ultimi due secoli si caratterizzano per la vivacità culturale e per la bravura dei suoi maestri artigiani che, nel corso del primo Novecento, si distinsero per la costruzione della chitarra battente. Emigrando nelle Americhe portarono con sé la loro arte, esportando, di fatto, non solo il loro apprezzabile lavoro, ma anche la bellezza del paese natale. L’abitato si allunga in modo compatto sul crinale di una propaggine collinare: presenta un tessuto urbano piuttosto ordinato e, ai margini, fu edificata la chiesa parrocchiale consacrata ai Santi Pietro e Paolo. Fra le tradizioni più vive si colloca la Madonna di Maggio che lega le sue radici alla leggenda della pioggia.
Fornelli
Del territorio di Montecorice fanno parte le storiche frazioni collinari di Ortodonico, Cosentini, Zoppi e Fornelli. I quattro antichissimi casali furono riuniti sotto la giurisdizione ecclesiastica di un’unica parrocchia, quella del Santissimo Salvatore. Si costituì così ‘la Socia’ una modello organizzativo sociale e religioso molto diffuso tra le piccole realtà che una volta costellavano il Cilento. Tuttavia, ognuno di questi paesi, mostra la sua benevolenza ai propri Santi patroni e Fornelli scelse San Pietro a cui è dedicata la chiesa risalente alla seconda metà del XVI secolo, ma rifatta nel corso dell’Ottocento.
Guarrazzano
Se si parla di storia millenaria allora non si può tralasciare Guarrazzano che ebbe origine intorno all’anno 1000. Prima di perdere il suo status di Università ebbe competenza anche sulla vicina Amalafede che, tra l’altro, amministrava anche a livello spirituale, poiché, la cappella di Santa Maria Maddalena non raggiunse mai l’autonomia di parrocchia. A Guarrazzano, invece, il fulcro spirituale è la chiesa di San Pietro, da poco restaurata e che conserva le memorie di un grande passato nonostante l’abitato sia anch’esso riconosciuto fra i più piccoli del Cilento.