Monteforte Cilento, San Donato: la ricorrenza di maggio
Monteforte Cilento affida la sua protezione a San Donato da secoli. Il paese, che conta circa 500 abitanti, vanta una storia antica in parte custodita nell’origine del nome stesso.
(Quest’anno le tradizioni sono sospese per il difficile momento che sta attraversando il nostro Paese. Mi piace comunque raccontarle affinché se ne conservi memoria)
Monteforte Cilento
Monteforte Cilento è un piccolo centro dell’altra valle del fiume Alento, situato alle pendici del Monte Chianiello. Il nome trae origine proprio dalla posizione geografica, dettata in passato, da ragioni difensive. ‘Mons Fortis’ ha origini antiche. Nei secoli scorsi ha goduto di una certa importanza poiché, il paese, poteva considerarsi un punto strategico per la difesa del territorio. Nel corso del tempo diversi sono stati i momenti che hanno segnato la storia di questo posto. Oltre le lontane epoche in cui Monteforte si poneva come castrum romano, la storia più recente ci restituisce alcune gloriose pagine che hanno segnato la storia di tutto il Cilento. A questo proposito, un ruolo determinante è dato dai fratelli Capozzoli, i quali si resero protagonisti dei moti rivoluzionari del 1828. la storia, però, a Monteforte, trasuda anche dalle belle architetture evidenti nel centro storico, dove, oltre ad alcuni storici palazzi, si trova la parrocchiale.
Monteforte, il culto di San Donato
La chiesa madre, dedicata a Santa Maria Assunta, è posta nel cuore del tessuto urbano nella zona meridionale mentre sulla piazza principale del paese si affaccia la chiesetta di San Pietro. La cappella di San Donato, invece, si trova in campagna, in posizione decentrata rispetto all’abitato. Lo spazio in cui si erge è giustificato dalla leggenda. Secondo la tradizione un’immagine di San Donato venne rinvenuta proprio il quel luogo. Stando ai racconti, il ritrovamento fu interpretato come volontà stessa di San Donato, affinché proprio in quel posto venisse edificata la cappella. Per quanto riguarda la titolazione parrocchiale, si nota subito che l’identificazione non corrisponde al culto principale, come accade in diversi altri piccoli centri della zona. In tal modo, probabilmente, si poneva la comunità, sotto la protezione della Vergine Maria e del Santo patrono.
La ricorrenza di San Donato
La devozione a San Donato, da parte dei montefortesi, si esprime più volte all’anno. Seguendo un itinerario cronologico, la prima ricorrenza che si incontra è quella della terza domenica di maggio. La festività, pur essendo sentita e partecipata, non ha, ad oggi, un’origine certa. Tanto meno si conoscono le motivazioni che spinsero la comunità ad istituire questa ricorrenza. Probabilmente è legata ad eventi locali e posta come memoria per gli anni a seguire. Per esempio, nel Cilento sono molto frequenti le processioni di penitenza, volute per chiedere la pioggia in anni di particolare siccità (vedi San Mauro Cilento, Lustra, Monte Cicerale, ecc.). Il 7 agosto, invece, l’appuntamento più importante. La giornata è scandita da diversi momenti che hanno inizio con il tradizionale pellegrinaggio dal paese alla cappella. Infine, ricordiamo la memoria del 16 dicembre, voluta, certamente, come ringraziamento per aver lasciato Monteforte indenne da vittime durante il terremoto del 1857.