Santa Caterina, il culto nel Cilento fra devozione e proverbialità

Santa Caterina, il culto nel Cilento fra devozione e proverbialità

Santa Caterina d’Alessandria, fino a circa gli anni ’60 del Novecento, ha rivestito un ruolo apicale fra i culti presenti nel Cilento. Ne resta testimonianza nelle tracce architettoniche e iconografiche e, soprattutto, nella cultura popolare.

Santa Caterina, un culto plurisecolare

La storicità di Santa Caterina d’Alessandria presenta lacune temporali considerevoli dovute non solo a scarne notizie, ma anche alla sua dubbiosa esistenza trapelata nel corso dei secoli. Quel che è certo è che il culto della Santa, nota anche come “del Monte Sinai” diventa popolare solamente a partire dal IX secolo e si diffonde in modo abbastanza capillare pure nel Cilento. Le testimonianze architettoniche, a tal riguardo, non sono molte, ma l’iconografia rimarca una forte devozione che, accettabilmente, matura in diverse realtà del territorio e se ne conserva ancora viva memoria. Nella toponomastica compare con frequenza tenendo presente la sua valenza in ambito agropastorale, una valenza scandita essenzialmente dalla proverbialità.

La proverbialità

Come Catarenea accussì Natalea recita il noto proverbio alludendo chiaramente alle condizioni climatiche; tra l’altro, questo detto, è fra i più celebri in assoluto. Del resto i proverbi che richiamano le condizioni climatiche sono i più vivi nella cultura del Cilento. Andando ad analizzarne i significati, poi, si è verificato che le ipotesi di interpretazione non hanno fondamenti logici, almeno per quanto riguarda l’interpretazione letterale. E infatti la pretesa di avere le stesse condizioni a Santa Caterina il 25 novembre e a Natale il 25 dicembre non ha alcun riscontro scientifico. La proverbialità, però, non si esaurisce qui. A Santa Catarina ngoppula e camina fa parte da tempi remoti del patrimonio immateriale del Cilento. Il significato dovrebbe essere: “per Santa Caterina aumenta il passo” probabilmente perché le giornate si sono accorciate e perché bisognava apprestarsi alla semina del grano essendo la ricorrenza posta quasi alle soglie dell’inverno.

Perito, chiesa di Santa Caterina
Perito, chiesa di Santa Caterina d’Alessandria (foto Giuseppe Conte)

Giuseppe Conte

Giuseppe Conte è nato ad Agropoli (Sa). Coltiva la sua passione per la scrittura attraverso contribuiti soprattutto di carattere culturale. Si occupa di tradizioni, con particolare attenzione alla componente religiosa, tramite ricerche originali e personali. Racconta il Cilento attraverso fatti e memorie. È stato ideatore e gestore del blog cilentoitalia e dal 2019 di lineacilento.it. Appassionato di gastronomia realizza volentieri anche articoli di cucina. Per contatti: info@lineacilento.it

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