Ostigliano, ritorna Vasci Portuni e Pertose: Sabato 10 parte la XXX edizione
Ostigliano. Il 2024 segna la XXX edizione della manifestazione gastronomica Vasci Portuni e Pertose che, come di consueto, si tiene nel cuore dell’abitato dal 10 al 15 agosto. L’evento, nato nei primi anni ’90 del Novecento, dopo una breve pausa dovuta alla pandemia del Covid, conquista, di fatto, i suoi 30 anni.
Il taglio del nastro e le novità
Sabato 10 agosto 2024, alle ore 20:00, l’ingresso del centro storico del rione “Sottano” accoglierà i visitatori: taglio del nastro per celebrare la XXX edizione con una serata particolare accompagnata dal tradizionale buon cibo che, a partire da quest’anno, rivedrà nel suo menù “peperoni e melanzane arrostite”. Infatti, rispettando i canoni della cucina locale, verranno nuovamente proposti come da antica usanza, cotti alla brace e accompagnati dall’insalata di pomodori. Inoltre ogni sera previsti intrattenimenti musicali: il 13, in Piazza Silvio Baratta, il concerto dei Rittantico.
Piazza Santa Sofia
Al centro del paese, nel rione che una volta portava il nome di “Casale Sottano”, si trova la piccola piazza di Santa Sofia, un tempo crocevia importante dell’antico casale. Da qui si dipanano le vie principali. Su di loro sbucano pittoreschi vicoli che danno accesso alle abitazioni e agli orti posti a cornice dell’abitato. A caratterizzare il posto sono le vecchie lamie che fungono da ingresso: la più possente è data dal grande arco che sormonta via Serrotola e fa parte del suggestivo “Palazzo della Marchesa” o “Palazzo Marchesale”. E’ su queste architetture che si è ispirata Vasci, Portuni e Pertose.
Vasci, Portuni e Pertose
Fin dai suoi albori la manifestazione ha un impronta fortemente ancorata alla riscoperta e alla valorizzazione dell’antico casale. Così, dagli anni ’90 del Novecento, Ostigliano, nel cuore di agosto, accoglie centinaia di visitatori che assaporano i piatti un tempo appartenuti alla dieta locale e serviti nei vasci, portuni e pertose di palazzi nobiliari o di vecchie case contadine. Da qui il nome della manifestazione che negli anni si è affermata come un importante appuntamento con la gastronomia e la tradizione.
Ostigliano, i sapori e le maestrie
Giunti in paese l’accoglienza è data dall’atmosfera festosa la quale piacevolmente proietta in un contesto che richiama i primi decenni del Novecento. Così vengono proposti i piatti della tradizione fra cui risaltano i viccidi: piccole frittelle aromatizzate con menta, ruta e salvia. E poi arriva il piatto principe. Un tempo veniva proposto solo in occasione di eventi importanti nella vita del paese: sono li panzarotti che con il loro ripieno deliziano il palato. Questo tipo di pasta a Vasci, Portuni e Pertose, nel pieno rispetto delle usanze locali, viene proposto con pomodoro e basilico oppure con il sugo di castrato. Sarà così possibile scegliere tra la delicatezza e l’esaltazione di profumi e sapori mediterranei e in alternativa riscoprire la corposità del “piatto della domenica”. A completare il menù altre prelibatezze appartenenti all’identità locale come le muleniane mbuttunate o la menestra stretta.