Ascensione, la ritualità nel Cilento: il “dono del latte” e l’ “erba della Madonna”
Ascensione è il nome popolare dato all’ascesa al cielo di Gesù. Segna il momento in cui il Salvatore ritorna alla ‘Casa del Padre’. Nel Cilento si caratterizza per la presenza di riti e rituali che si incontrano fra loro dai campi alla tavola. Così, partendo dal ‘dono del latte’, si preparano ‘i tagliolini’ e si raccoglie ‘l’erba della Madonna’. Si ricorda il giovedì dopo la quinta domenica che segue la Pasqua (per il 2023 il 22 maggio), ma ormai si celebra la domenica successiva. È un appuntamento importante nel Cilento a cui fanno riferimento diverse tradizioni come “il dono del latte” o “l’erba della Madonna” come amuleto…
Il dono del latte…
Nonostante i mutamenti sociali, che in molti casi hanno fortemente compromesso le antiche tradizioni, l’Ascensione conserva un ruolo importante nel Cilento. Sono diverse le ricorrenze cristiane che scandiscono la quotidianità nella sfera agreste e pastorale. L’Ascensione, pur avendo perso la sua collocazione originaria, continua a mantenere le sue consuetudini. Inoltre, a differenza delle celebrazioni puramente religiose – tutte posticipate alla domenica successiva – riesce ancora a distinguersi nella sua veste più remota per la presenza di antiche usanze. Il “rito del latte”, che ricopre un ruolo cardine in questa occasione, sfida il tempo e pur sfumando nei significati più arcaici, è ancora una tradizione praticata, seppur, nella maggior parte dei casi, si tratta di una rievocazione per mantenerne viva la memoria. Ciò nonostante, si ripete ormai da secoli e, sebbene sembra allinearsi alle condizioni socio-culturali del nuovo millennio, mantiene la sua forma primitiva, imponendosi ancora come il “dono del latte”.
I tagliolini dell’Ascensione
Secondo la tradizione il latte munto in questo giorno non va utilizzato per preparare i formaggi e, tale usanza, pare fosse già diffusa nel mondo greco prima di approdare in Italia e in particolare nel meridione. Per l’occasione si cuocevano i “tagliolini nel latte”. Questo piatto è nel tempo diventato identificativo dell’Ascensione e potrebbe avere avuto origine nell’Antica Lucania, regione storica a cui hanno fatto riferimento anche le terre oggi ascritte al Cilento. Si tratta di una preparazione ormai arcaica, ma è portato in tavola ancora oggi special modo in quei luoghi che un tempo avevano una forte vocazione pastorale. E se con la gastronomia si pensa di aver esaurito le peculiarità dell’Ascensione, basta poco per capire che non è così: rimane da argomentare almeno sull’erba della Madonna.
L’erba della Madonna
Alla solennità dell’Ascensione si accosta l’erba della Madonna, o meglio, alcune piccole piante grasse che crescono spontaneamente soprattutto tra le fessure dei muri. Secondo la tradizione, l’erba della Madonna o dell’Ascensione per l’appunto, funge da amuleto tra le pareti domestiche. Per antica tradizione alcuni rami, per questo giorno, venivano appesi alla porta di casa. Si tratta di una consuetudine piuttosto diffusa nel Cilento, specialmente in passato, ora, invece, si rievoca solo in ristretti contesti, come in occasione della Madonna a Sant’Angelo a Fasanella. Secondo altre interpretazioni veniva appesa sul letto dalle giovani donne per augurarsi fertilità oppure sui davanzali per scacciare i malefici dalla propria famiglia. Tutte queste accezioni sono accomunate dalle proprietà di questa pianta che, di mistico e miracoloso, ha una particolare caratteristica: anche se recisa può continuare a vivere e far sbocciare i propri fiori. Sarà questo il segnale di ‘buon auspicio’.