San Giorgio, la festa patronale a Cicerale
Cicerale porta San Giorgio in processione due volte all’anno: il 23 aprile e il 19 agosto (un tempo anche il 16 dicembre). Nella festività patronale è racchiusa l’essenza di questo luogo che anima la storia del paese ormai da secoli.
Cicerale
Il territorio di Cicerale occupa una propaggine collinare situata sul fianco destro del bacino dell’Alento. Dalle rive del fiume risale fino a superare i 600 metri culminando con il Monte San Leo. L’abitato si distende con una caratteristica forma allungato che si dipana lungo la via principale. Nel tessuto urbano della parte meridionale si nota la parrocchiale risalente al XVII secolo. Poco più sopra, invece, arroccato sullo stesso versante, appare il piccolo centro di Monte Cicerale, che, contrariamente al capoluogo, si addensa intorno alla chiesa di San Nicola. Il paese e la sua frazione hanno condiviso diversi secoli di storia. Un’origine antica e a tratti ancora poco nota accomuna le due realtà. Pare che qui vi passasse l’antica via che metteva in comunicazione Elea e Paestum, rafforzando l’importanza del sito.
La ricorrenza di San Giorgio
La festività di San Giorgio si ripete due volte all’anno. L’appuntamento primaverile risente maggiormente della componente religiosa e un tempo costituiva l’occasione principale in cui l’intera comunità mostrava la sua grande devozione. In tal momento pure i contadini che abitavano nei casolari di campagna lasciavano i propri compiti per raggiungere il paese e prendere parte alla tradizionale processione. La festività di agosto, invece, è d’istituzione certamente più recente e, probabilmente, fu voluta per consentire la partecipazione anche dei ciceralesi che per ragioni diverse risiedono fuori dal paese natio. I due momenti hanno pure favorito la nascita di una piccola fiera da tenersi il giorno di vigilia.
Le memorie di San Giorgio
In passato sappiamo che la richiesta d’intercessione al Santo patrono, è stata una pratica piuttosto diffusa in Cilento. Ne è chiara testimonianza nelle diverse festività votive disseminate nell’arco dell’anno. A Cicerale, in particolare, nella seconda metà del XIX secolo fu istituita la ricorrenza del 16 dicembre che nasce nel 1857 quando una violenta scossa di terremoto colpì l’allora Lucania raggiungendo anche l’odierno Cilento. Si raccontano poi sotto le spoglie di leggenda diverse storie. Seguendo uno schema “classico” è popolare il volere della comunità ciceralese San Giorgio come salvatore della comunità sia in occasione di epidemie che di invasione.