Lucerne o ‘mbuttitelle, l’autentico Natale del Cilento: ecco la ricetta originale
Le “lucerne” sono un dolce tipico del Natale in Cilento così definite per le sembianze di stella che ottengono durante la lavorazione.
Un dolce a forma “di stella”
Siamo ormai in tempi in cui si parla in modo molto approssimativo di pastorelle o pasticelle perdendo di vista i significati autentici di una preparazione molto antica. Inoltre, del tutto impropriamente, si parla pure di ‘castagnacci’, tenendo in considerazione in modo superficiale la farcia che è composta principalmente da castagne. Non bisogna però confondere questi identificativi con varianti onomastiche: ci troviamo, infatti, difronte a preparazioni del tutto differenti sia da un punto di vista gastronomico che storico e direi anche sociale e culturale. Del resto fino agli ultimi anni dello scorso millennio non era difficile assaporare per Natale le ‘lucerne’: questo era il vecchio nome delle ‘mbuttitelle. Con abilità si modellava l’impasto fino a restituire una forma che ricordava una stella, indicando la luce probabilmente come simbolo di Gesù che nasce.
Lucerne o ‘mbuttitelle?
In modo arcaico e spontaneo vi era, dunque, un tempo in cui, questi dolce, nelle nostre case diventavano semplicemente ‘mbuttitelle secondo un linguaggio contadino. Il nome richiama chiaramente il ripieno, vale a dire quel composto che nel Cilento diventa ‘mbuttone. Si tratta di uno dei piatti più antichi presenti nella tradizione gastronomica locale e, convenzionalmente, si porta in tavola nel periodo natalizio. Oggi si tende ad assimilarlo alle pastorelle che, a mio avviso, non è né una variante né un antenato delle lucerne. Ci troviamo difronte, infatti, a un dolce che nulla a che fare con la preparazione tipica del Natale. Quest’ultimo (pastorelle), nel nome, evoca un profondo legame con il mondo agreste e, pare, venisse preparato in occasione dei matrimoni, probabilmente con un significato ben augurale. L’accostamento è forse dovuto al ripieno che, oggi, talvolta combacia, ma non del tutto. E in effetti per le lucerne, oltre al classico ‘mbuttone, ritroviamo il miele.
La ricetta
La sfoglia si prepara con farina, uova, olio extravergine di oliva e vino bianco. Zucchero e scorze di agrumi sono quasi certamente una versione moderna. All’interno, invece, si prepara un composto con purea di castagne e miele, a cui si aggiunsero poi cioccolato e aromi. Dopo aver lavorato l’involucro esterno, la pasta è stesa e, ottenuti due cerchi piuttosto sottili, si pone tra di essi il ripieno. Si chiudono esercitando una piccola pressione su i bordi che, di seguito, vengono pizzicati e tirati verso l’interno dando al dolce la classica forma a stella. Per la dolcezza, dopo averle fritte, le ‘mbuttitelle vengono passate nel miele caldo. A questo punto il piatto è pronto, ma ci si può adoperare per la decorazione oppure modificarne l’essenza tradizionale cospargendole di zucchero a velo piuttosto che miele. In tal modo però sembrerebbe che il dolce diventi una pastorella.