San Mauro la Bruca: il miracolo della Galleria Spina
Era il 14 gennaio 1889. San Mauro la Bruca diventa scenario di un evento che ormai risale a 133 anni fa e che passa alla storia come il “miracolo” della Galleria Spina: protagonisti furono alcuni operai che lavoravano al completamento del tracciato ferroviario che scorre a valle del territorio.
San Mauro la Bruca, una storia antichissima
Il territorio comunale comprende il capoluogo e la frazione di San Nazario, entrambi centri antichissimi carichi di storia. Tuttavia sono poche le notizie che ci raccontano le loro vicende. Una delle cause della scarna documentazione è imputabile proprio alla longevità della loro storia. Secondo alcune congetture, deducibili dagli studi affrontati nel corso del tempo, gli abitati si svilupparono intorno ad importanti luoghi di culto. Nella prima metà dell’XI secolo, quello che poteva essere il primo nucleo di San Mauro fu progressivamente abbandonato e ricostruito più a monte, arroccandosi in una posizione più salubre. Di conseguenza venne riedificata anche la chiesa parrocchiale oggi dedicata a Sant’Eufemia Vergine e Martire, ricostruita ancora una volta nel 1800. Più lineare è invece la storia di San Nazario sostanzialmente legata all’Abbazia in cui, secondo la tradizione, attorno al 940 riceve l’abito monastico San Nilo da Rossano.
Il 14 gennaio 1889
Si racconta di un gruppo di operai al lavoro all’imbocco della galleria nei pressi della stazione del paese rimasta operativa fino al 1964. La fermata è abbastanza distante dal centro abitato. Mentre i lavoratori procedevano con i loro compiti, apparve una persona da subito scambiata per un ingegnere che invitava gli operai stessi a lasciare la galleria per consumare la colazione, pur non essendo ancora l’ora di pranzo come fece notare qualcuno. Per ovviare la figura misteriosa mostrò il suo orologio con le lancette che scandivano mezzogiorno. Accogliendo l’invito, parte dei lavoratori lasciarono la volta mentre altri rimasero all’interno. Allontanandosi verso il fiume Lambro, l’uomo si girò e apparve in abiti pontificali. In quel momento un tratto della galleria crollò, lasciando sepolti coloro che non erano usciti. Il giorno seguente, ‘i miracolati’ risalirono la collina poiché il paese festeggiava San Mauro. Nella statua dell’Abate riconobbero l’uomo che li aveva salvati.
La festa di San Mauro
La comunità affida la sua protezione a Sant’Eufemia, che si celebra il 16 settembre, e a San Mauro Abate, la cui ricorrenza si ripete tre volte all’anno. Il 15 gennaio è la festa liturgica, mentre l’ultima domenica di aprile e l’ultima domenica di agosto si celebra una ricorrenza votiva.