Monte Cicerale, San Donato di maggio
Monte Cicerale (popolarmente lu Monte per i cilentani), si trova a poca distanza dal capoluogo. Rispetto a Cicerale, che si allunga sul versante della collina, Monte si arrocca intorno alla chiesa parrocchiale dedicata a San Nicola. Una tradizione che si tramanda da tempi incerti si esprime la prima domenica di maggio: è la festa di San Donato.
San Donato di maggio
Tenendo in considerazione due fattori, uno temporale e l’altro spaziale, viene subito da pensare che San Donato di Maggio sia nato come un rito penitenziale divenuto poi processione di ringraziamento. Questo perché, facendo riferimento alle diverse festività che insistono nel Cilento più o meno nella sua area storica, e che si concentrano fra aprile e maggio, diffuse sono le ‘invocazioni per la pioggia’. Gran parte hanno radici nel XVIII secolo, e pur non conoscendo le vicissitudini di Monte Cicerale, è ipotizzabile una stessa origine per la festività di San Donato di Maggio.
Monte Cicerale, la memoria
La prima domenica di maggio del 1980 è una data significativa nella storia devozionale e culturale di Monte Cicerale. Quell’anno, infatti, la festa di San Donato fu vissuta in modo particolare. Nella parte alta del paese si trova una piccola chiesa dedicata a Santa Lucia. La cappella, che per un certo periodo non venne utilizzata, nel 1980 fu restaurata. Nello stesso anno, in concomitanza della ricorrenza primaverile di San Donato, fu riconsacrata e restituita alla devozione popolare; ce lo ricorda una targa affissa di fianco al portone d’ingresso. Per l’occasione, partendo dalla chiesa madre, un partecipato corteo si diresse verso la cappella. Si tenne la consueta processione, ma eccezionalmente accompagnata dalle statue di Santa Lucia e San Donato. Per la sua unicità l’evento fu immortalato con diversi scatti da un fotografo del paese. Si tratta di un’interessante testimonianza dal grande valore sociale e culturale per i montesi.