Rodio, Sant’Agnello Abate: la ricorrenza di maggio
Rodio e Sant’Agnello rappresentano uno splendido esempio di devozione popolare. La chiesa parrocchiale, elevata a Santuario proprio in ragione di questi autentici principi cristiani, custodisce le memorie di fedeli e di pellegrini che animano numerose pagine della storia locale.
Rodio, la devozione a Sant’Agnello
La devozione a Sant’Agnello è molto forte a Rodio. In paese la genesi del culto ha una storia plurisecolare che risale probabilmente al Quattrocento considerando che le prime notizie che ne confermerebbero la presenza in questo luogo compaiono agli albori del XV secolo. Da quel momento una rapida ascesa devozionale ha certamente caratterizzato tutte le fasi storiche che hanno visto la presenza cristiana di Sant’Agnello a Rodio. Nel corso del tempo, poi, possiamo dire che quella stessa devozione si è estesa anche fuori i confini territoriali, raggiungendo diverse zone del Cilento. A partire dalla fine del XIX secolo, infatti, il culto si espande dapprima al capoluogo Pisciotta e, successivamente incontra la benevolenza di alcune comunità più o meno vicine come Pellare, Vallo della Lucania e Ascea.
La fede popolare
A questo punto possiamo affermare che il culto per Sant’Agnello nel Cilento si è radicalizzato proprio partendo da Rodio. Una delle motivazioni cardine è senz’altro legata al patrocinio attribuito all’Abate: a Sant’Agnello, infatti, si affidano le gestanti ed ecco perché, fin dai tempi passati, molte donne raggiungevano Rodio in occasione della festività. Ne consegue, tra l’altro, una chiara dimostrazione nell’onomastica: ancora oggi sono tante le persone che portano il nome di ‘Aniello’ e, anticamente, proprio di ‘Agnello’. Un forte scambio devozionale, poi, si concretizza fra la comunità locale e la vicina San Mauro la Bruca: attraverso il vecchio sentiero si raggiunge il paese in occasione delle rispettive festività patronali.
Sant’Agnello, la ricorrenza primaverile
A Rodio la festività di Sant’Agnello si ripete tre volte all’anno. La prima occasione si svolge a fine autunno ed è la ricorrenza liturgica. Il 14 dicembre viene portato in processione insieme a Santa Lucia la cui solennità ricade il giorno di vigilia, momento in cui si tiene anche una piccola fiera. Vi è poi la ricorrenza estiva dell’8 agosto. Probabilmente è la più recente e anche la più partecipata. Accoglie pure numerosi rodiani che per ragioni diverse abitano fuori dal paese natio e rientrano proprio in questo periodo dell’anno. La più suggestiva, invece, dal punto di vista socio-culturale, è la festività primaverile che si tiene il 31 maggio. Secondo la tradizione venne istituita in un anno particolarmente piovoso poiché l’abbondanza di acque mise a rischio il raccolto dei vigneti. Dopo aver chiesto l’intercessione del Santo Patrono, i rodiesi, a perenne ricordo, fissarono una ricorrenza votiva in quella data.