Monte Cicerale, il martedì in Albis celebra ‘San Nicola di Pasqua’
Monte Cicerale, piccolo casale del Cilento, il martedì dopo Pasqua, celebra la festività votiva in onore di San Nicola di Bari. Si tratta di una ricorrenza antica che si ripete da secoli e si mantiene ben salda nonostante il paese sia ora una piccola comunità. Restano però quei valori autentici di un passato non molto lontano che proprio in queste occasioni si rivivono con genuinità e semplicità.
Monte Cicerale, un paese, la sua gente e la devozione
Monte Cicerale, per gli abitanti e per i cilentani semplicemente lu Monte, è una piccola frazione di Cicerale situato a poca distanza. Il nome, chiaramente, trae origine proprio dal capoluogo preceduto da Monte giacché situato in posizione più elevata. La storia del paese affonda le origini nei secoli passati ed ha vissuto vicende in gran parte analoghe a quelle di Cicerale. Tuttavia, ha mantenuto una certa autonomia, di cui oggi se ne conserva memoria tra il tessuto urbano del centro storico che si arrocca intorno alla chiesa parrocchiale di San Nicola, fulcro spirituale per la piccola comunità. Dalla piazzetta si dipanano viuzze e vicoletti che conferiscono un caratteristico aspetto all’abitato. Inoltre, rispetto al capoluogo, ha sviluppato un forte attaccamento verso i culti cristiani di Santa Lucia, San Donato e ovviamente San Nicola. Quando fiorì questa devozione? Sicuramente in tempi e modi diversi, ma con la stessa grandezza e riconoscenza.
Monte Cicerale: Santa Lucia, San Nicola e San Donato: il culto verso ‘patroni’ e ‘protettori’
Pur essendo un piccolo paese, Monte Cicerale ha saputo mantenere nel tempo la religiosità popolare che, ancora oggi, si esprime in più occasioni dell’anno. La devozione della popolazione è particolarmente viva nei confronti di Santa Lucia, San Donato e San Nicola. Ne è conferma nelle celebrazioni cristiane che, ormai da secoli, si ripetono ciclicamente e con una sentita partecipazione. Santa Lucia si ricorda il 13 dicembre. La festività, animata dalla caratteristica processione,vanta nel giorno di vigilia anche un tradizionale mercato. Infatti, una piccola fiera, in tal occasione si tiene in paese. La ricorrenza di San Donato, invece, si ripete due volte all’anno: il 7 agosto e la prima domenica di maggio. l’appuntamento estivo è il più accorsato poiché vi prendono parte pure tanti concittadini emigrati che fanno ritorno in paese in questo periodo dell’anno. Quella della prima domenica di maggio, invece, come s’intuisce agevolmente, è una ricorrenza votiva.
San Nicola di Pasqua
Se la festività primaverile in onore di San Donato può riflettere i canoni di un ‘ringraziamento’ dovuto all’intercessione del celeste patrono, diversa è la situazione per San Nicola di Pasqua. La ricorrenza della prima domenica di maggio, infatti, potrebbe essere nata nel momento in cui i montesi chiesero a San Donato di proteggerli da una qualche calamità. Sarebbe accettabile l’ipotesi in cui sia stato invocato per scongiurare una siccità. Del resto, casi simili, sono diversi nel territorio (accade a San Mauro Cilento il lunedì in Albis o a Lustra il 24 aprile con i festeggiamenti in onore di Santa Maria Vetere e ancora a maggio per Casigliano con la Madonna del Rosario e così via). Per San Nicola, invece, ci troviamo difronte alla necessità di rafforzare il rapporto devozionale con il santo patrono della comunità che detiene in paese anche il titolo parrocchiale.
