Cilento, ‘Tutti i Santi’ dalla A alla Z e… tante curiosità!
Il Cilento è diviso in tante piccole realtà, ognuna di loro conserva le sue tradizioni che raggiungono il cardine con la festività patronale. Dalla Madonna ai Santi, durante l’anno si susseguono le caratteristiche processioni. Ecco le principali storie e tante curiosità su protettori noti e meno noti partendo da ‘Sant’Apollonio’ che si festeggia a Centola e concludiamo con l’antica memoria di San Zaccaria.
Santi patroni alle pendici del Monte Stella: dal nome alla storia
Sul versante tirrenico della storica montagna del Cilento si trovano due piccole frazioni: Celso, situata nel territorio di Pollica e San Teodoro che fa parte del Comune di Serramezzana. La loro particolarità risiede proprio nel toponimo. Entrambe, infatti, lasciano agevolmente trapelare il legame con i rispettivi santi patroni che, seppur non sia una rarità sulla denominazione, conservano l’unicità in termini di protezione: si affidano chiaramente a San Celso e San Teodoro. Rimanendo, poi, nel perimetro del ‘Cilento Antico’ passiamo da Vatolla, una piccola frazione di Perdifumo, celebre per aver ospitato il filosofo Giambattista Vico. Non tutti sanno, però, che in paese si festeggia San Concordio. Nei pressi di Castellabate, a Tresino per essere precisi, intorno alla metà del X secolo nacque San Costabile Gentilcore, oggi compatrono della Diocesi di Vallo della Lucania e protettore della cittadina di ‘Benvenuti al Sud’.
La valle del Calore: Santi unici e rari
I confini più interni della Diocesi di Vallo della Lucania toccano il piccolo centro di Sacco. Qui la chiesa parrocchiale è dedicata a San Silvestro Papa: è l’unica del territorio a portare questo nome. Non molto distante si trova Valle dell’Angelo che affida la sua protezione a San Barbato, festeggiato il 19 febbraio e il 31 luglio. Proseguendo lungo il corso del fiume Calore una tappa è d’obbligo a Laurino dove, secondo la tradizione, ebbe i natali Sant’Elena. Una grande devozione verso la ‘giovane anacoreta’ insiste da secoli in questi luoghi. Roccadaspide, invece, il 18 luglio porta in processione Santa Sinforosa e San Getulio; la città conserva le reliquie dei due patroni. Di grande rilevanza in questa zona è la presenza di San Lucido, patrono di Aquara, terra in cui nacque introno al X secolo. Anche qui la festività ricorre nel cuore dell’estate, il 28 luglio per l’esattezza.
Paesi, Santi e ‘patroni’
Vallo della Lucania, cuore pulsante del ‘Cilento odierno’, ruota intorno alla cattedrale di San Pantaleone Medico e Martire che è protettore anche di tutta la Diocesi. Nella frazione Pattano, invece, ritroviamo San Cataldo, mentre ad Angellara Santa Veneranda. La stessa è patrona anche della vicina Moio della Civitella. Non distante è situata Cannalonga che affida la sua protezione a San Toribio solo da tempi relativamente recenti. In precedenza, infatti, il paese poneva la sue sorti nelle mani di Sant’Onofrio. Spingendoci decisamente oltre ecco Montano Antilia che tra i patroni annovera proprio ‘San Montano’. E ancora: a Gorga troviamo San Gennaro, mentre a Capizzo San Fortunato. Concludiamo con San Nicola che vanta il maggior numero tra le titolazioni parrocchiali del Cilento. Una, però, Eremiti, minuta frazione di Futani, affida si la sua protezione a San Nicola, ma non al Vescovo di Myra, bensì al Santo da Tolentino.