Ostigliano, li parlamenti a Santa Maria: la memoria storica in un sedile di pietra
Ostigliano (Perito, Sa). Spesso le pagine di storia più belle di quel Cilento lontano sono racchiuse nella semplicità di un luogo che, ad un fugace sguardo, può sembrare vuoto e insignificante. A volte, poi, la storia è nascosta proprio tra quelle pietre che trasudano secoli di memorie che non sempre sono state tramandate. Così quelle grandi lastre di pietra che oggi non rappresentano più un punto di ritrovo, appaiono come massi scuriti dal tempo e consumati dal vento.
Ostigliano, la storia in una ‘lastra di pietra’
Un sedile in pietra è stato di fondamentale importanza per la vita quotidiana di Ostigliano, un piccolo centro della valle dell’Alento che conserva la sua storia proprio in quei manufatti che oggi ci sembrano rudimentali tentavi di ammodernamento che, alla mente, fanno pensare ad un luogo di sosta ove scambiare quattro chiacchiere tra paesani. In passato quell’‘assettaturo’ si è rivelato scenario privilegiato delle importanti decisioni che venivano prese dai capifamiglia nelle amministrazioni di stampo feudale. Proviamo a raccontare questa storia che ha il sapore di un tempo remoto, ma in fondo non tanto lontano dal presente poiché, ora, Ostigliano è un paese che conta poco più di 300 anime. Occorre innanzitutto chiarire che non sussistono grandi tracce del passato in questo vecchio casale che un tempo apparteneva all’antico ‘Stato di Gioi’, ed è proprio dal nome di quest’ultimo paese che parte il nostro viaggio nella memoria storica.
‘Li Parlamenti’
I “Parlamenti generali” si tenevano a Gioi, mentre nelle ‘terre’ che ne facevano parte, tra cui Ostigliano, probabilmente ci si riuniva in modo meno formale, prendendo le decisioni che venivano considerate secondarie. In realtà, però, così non è stato. Li parlamenti locali avevano una funzione importantissima ed era questa l’unica occasione per esprimere eventuali problematiche. Inoltre, erano considerati l’unico mezzo di comunicazione tra le piccole realtà, come Ostigliano, ed il ‘governo centrale’. Mentre nei centri capoluogo si discutevano sostanzialmente di questioni di carattere amministrativo, “li parlamenti locali” avevano funzioni maggiormente volte a sanare eventuali dissidi sociali. Viceversa, dal governo centrale, tramite “li parlamenti locali”, giungevano messaggi di natura fiscale. Dove si svolgevano “li parlamenti” ad Ostigliano? Nei pressi di ‘Piazza Santa Sofia’, a Santa Maria per l’esattezza, che era l’identificativo popolare con cui, fino alla seconda metà del Novecento, veniva chiamata l’area intorno alla cappella della Madonna del Carmine.
Ostigliano, il sedile di Santa Maria
Sul lato più lungo della chiesetta corre un antico sedile in pietra ancora esistente e ben visibile, che, partendo dal fondo laterale, giunge fin quasi alla fine del muro perimetrale. Su questo ‘sedile’, con molta probabilità, si tenevano ‘li parlamenti’. Interamente in pietra, lo schienale è costituito dal muro stesso della cappella. Dalle memorie, e anche nella documentazione, si deduce che questo luogo sia stato fino al Settecento riconosciuto come una sorta di punto di riferimento amministrativo. È anche da dire, però, che la documentazione nota ci parla di ‘Piazza Santa Sofia’, che si trova a pochissimi passi dalla cappella della Madonna del Carmine.
Il sedile oggi
Nonostante gli anni il sedile è piuttosto ben conservato, anche se non è più scenario di parlamenti e forse nemmeno di quattro chiacchiere tra amici. Nel rione ‘Piè di Casale’, in cui si trova, i residenti si contano quasi sulle dita di una mano. Del resto siamo lontani da quando il Ostigliano era “Università’ autonoma”. Nel 1806, con l’istituzione dei comuni, divenne frazione prima di Orria e poi di Perito. Ancora oggi però, nel mese di luglio, quando ricorre la memoria della Madonna del Carmine, vi si celebra la Messa e per qualche decina di minuti gli spazi vicini alla cappella si rianimano, ma quel sedile rimane lì solitario. Eppure quante parole ha ascoltato e quante grida avrà sopportato! Si gode ora il suo meritato riposo, tra il rumore della pioggia nelle temperate giornate invernali e i raggi del sole che filtrano fra i tetti nella bella e calda estate!