Rutino, il ‘Volo dell’Angelo’: un duello nei cieli
Rutino la domenica coincidente o successiva all’8 maggio, diventa scenario di uno storico duello. L’Arcangelo Michele sconfigge il diavolo, liberando il paese e il mondo intero dal male.
(Le tradizioni sono sospese per il difficile momento che sta attraversando l’Italia e il mondo intero: mi piace comunque raccontarle augurandoci un presto ritorno ad una serena quotidianità)
Il Volo dell’Angelo: la storia
Il testo del dramma che vine interpretato non ha origini antichissime, ma risulta abbastanza difficile risalire alle sue origini. Del resto la trasmissione è stata affidata alla sola oralità, impedendo un’analisi accettabile che ne possa stabilire la paternità. Popolarmente però, i versi vengono attribuiti ad un abitante del posto seppur, per i motivi anticipati, questa tesi non trova riscontri accettabili. Nonostante ciò è possibile comunque affermare che, quella di ‘San Michele’ è una ricorrenza storica e può considerarsi non solo la festa di Rutino ma la festa di tutti i cilentani. Il ‘Volo dell’Angelo’ appartiene senza dubbio alle più belle pagine della storia religiosa e culturale del Cilento. Più lineare, invece, risulta il contenuto del dramma che trasmette un chiaro messaggio evangelico: il bene trionfa sul male. Così di anno in anno si addensa nell’aria il senso di appartenenza ad una comunità affidata alla benevolenza di San Michele.
Rutino: la tradizione e la scena
La ‘vestizione’ è il primo momento della giornata. Il bambino scelto per interpretare il ruolo dell’Angelo veste i panni di San Michele nella casa paterna. Raggiungerà poi la parrocchiale situata nel cuore del paese dove assisterà alla celebrazione della Santa Messa. Terminata la funzione la possente statua di San Michele esce dalla chiesa accolta dal melodioso scampanio dei bronzi rutinesi e da numerosissimi fedeli. Ha inizio la prima parte della processione che accompagnerà l’Arcangelo per per le vie del paese. Quando il corteo giunge nella piazza, si consuma il primo atto del dramma. Dal campanile, saldamente ancorato ad una carrucola, l’Angelo si porta al centro della piazza e ha inizio l’incontro che si conclude con una sfida lanciata dal Diavolo. L’invito è accolto dall’Angelo e alla fine della scena la processione si ricompone e attraversa la restante parte del paese. Farà poi nuovamente ritorno in piazza per il duello.
La ‘vittoria’ e il fascino di un’emozione
La seconda parte, che suscita una forte carica emotiva, si avvia alla conclusione con il tintinnio delle spade che annuncia la sconfitta del diavolo. È la resa del male. L’Angelo trionfante, invece, eleva il suo canto Inneggiate dal cielo eccelsi cori, / o Serafini al tron del sommo Iddio. A questo punto una grande commozione si discioglie in un momento di festa. Le campane suonano armoniosamente e un forte applauso accompagna il rientro dell’Angelo e la statua di San Michele che viene riportata in chiesa. Non è facile descrivere questo momento, bisogna viverlo. L’Angelo a Rutino appartiene ai ricordi d’infanzia di tanti di noi. È una ricorrenza talmente partecipata dai cilentani che sembra essere una festa comandata. E con l’augurio che San Michele ponga fine a questo particolare momento che stiamo vivendo tutti, si conclude questo mio breve racconto sul Volo dell’Angelo…